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Il progetto pluriennale ORIENTE—OCCIDENTE La frontiera nel cinema e nella storia esplora la vita lungo il confine italo-sloveno e fa parte del programma della Capitale europea della cultura GO! 2025.

GO! BORDERLESS

Esponiamo/

Cinema a Udine

Per parlare del cineclubismo udinese bisogna partire da Guido Galanti, che nel 1930 fondò il Cine Club Udine – il terzo, in ordine temporale, in tutt’Italia. Accanto a lui bisogna menzionare almeno Renato Spinotti (zio di Dante Spinotti). Il Cine Club produce in 16mm nel 1934 il mediometraggio Giornate di sole, una commedia diretta e interpretata da Galanti e fotografata da Spinotti (con un cartello iniziale con l’angelo del colle di Udine disegnato a mano e la scritta “La Galanti Film presenta”). Autore: Giorgio Placereani

Trieste, ovvero il mondo in una città

Oggi proverò a sintetizzare il percorso della cultura cinematografica a Trieste. Parlerò di fatti abbastanza noti, come lo sguardo benevolo degli scrittori e intellettuali triestini verso il cinema, o del ruolo di ponte della città tra il cinema occidentale e orientale. Ma vorrei mettere anche in evidenza un fattore finora più trascurato, ovvero la presenza femminile negli anni nella cultura cinematografica triestina. Autore: Paolo Lughi

Note e appunti sul concetto di cultura cinematografica a Gorizia Parte II: lo stato dell’arte contemporaneo

Guardando agli ultimi quarant’anni di storia dei rapporti tra il cinema e Gorizia, e osservando nello specifico le principali istanze di riferimento responsabili tanto della sopravvivenza di questi rapporti, quanto dell’evoluzioni di questa stessa rinnovata cultura, non si può oggi fare a meno di notare un’evidente distinzione da dover sottoporre all’attenzione di chi legge. Autore: Steven Stergar

Il progetto Open borders

Basandosi sull’analisi dello sviluppo della cooperazione transfrontaliera dalla fine della Seconda guerra mondiale ai giorni nostri, il progetto scientifico Open Borders, guidato dal ricercatore Borut Klabjan, riesamina la storia europea durante il periodo della Guerra Fredda. L’obiettivo finale è sfidare la visione consolidata di due Europe separate che si declinano “nell’Est” e “l’Ovest” scrutando da una nuova prospettiva.

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