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Austria

Nel cuore dell'Europa centrale, dove si intrecciano le storie degli imperi, delle migrazioni e dei confini politici, Vienna occupa un posto speciale. Una città che da secoli è stata un centro culturale, politico e intellettuale, offre uno sfondo prezioso per la retrospettiva Oriente Vzhod / Occidente Zahod – La Frontiera attraverso il Cinema e la Storia. In un momento in cui l'Europa è chiamata nuovamente a discutere la propria identità, il ruolo dei confini e il futuro delle sue comunità, la retrospettiva a Vienna crea uno spazio di riflessione cinematografica su un passato che continua a plasmare il nostro presente.

L'ospite della retrospettiva è il prestigioso Wien Film Museum, una delle istituzioni cinematografiche più importanti d'Europa. Da decenni, il museo contribuisce alla comprensione dell'arte cinematografica attraverso un’eccellenza curatoriale, la preservazione degli archivi e la riflessione teorica. La nostra fruttuosa collaborazione con il museo dura da molti anni: tra il 2022 e il 2024, il museo ha contribuito in modo inestimabile agli incontri internazionali e alle discussioni professionali che hanno preceduto la retrospettiva, ponendo le basi per il suo programma.

La retrospettiva è supportata da partner chiave che arricchiscono i contenuti dell'evento e ne ampliano la portata. SKICA (Centro Culturale e Informativo Sloveno), impegnato nella promozione della lingua, della cultura e delle arti slovene in Austria, è un partner prezioso per la retrospettiva. Allo stesso modo, l'Istituto Italiano di Cultura, con la sua lunga tradizione di promozione degli scambi culturali ed educativi tra Italia e Austria, offre un contributo significativo alla dimensione internazionale della retrospettiva.

Dal 17 al 20 giugno, una selezione di film sarà presentata al pubblico viennese sotto il titolo Fortress Europe. Il programma riunisce opere che esplorano le circostanze intime, economiche e politiche legate sia alla migrazione forzata che a quella volontaria. Film come Cinegiornale 670 – Foresta Rossa (2022, Nika Autor), TIR (2013, Alberto Fasulo), La Frontiera (1996, Franco Giraldi), Trieste è bella di notte (2022, Matteo Calore, Andrea Segre, Stefano Collizzolli), Non rifare la stessa strada (1965, Jože Babič) e Fortezza Europa (2001, Želimir Žilnik) illustrano come l'Europa, che dovrebbe essere una terra senza confini, funzioni spesso come una fortezza ben protetta, impedendo a molti di entrare dalla porta principale.

In questo modo, la retrospettiva a Vienna apre uno spazio importante per riflettere sulle forme storiche e contemporanee di esclusione, su chi oggi viene considerato straniero in Europa – e perché.